Nel panorama aziendale del 2023, si profila un nuovo scenario per l’adozione del fotovoltaico e le sue implicazioni fiscali. Dobbiamo dire addio all’ammortamento agevolato per gli impianti fotovoltaici aziendali? Le aziende possono ancora beneficiare degli incentivi per il fotovoltaico? Scopriamolo insieme, esplorando le alternative disponibili per accompagnare le imprese verso una transizione energetica sostenibile.
Detrazioni fiscali per aziende: evoluzione delle agevolazioni fiscali
Fino al termine del 2019, il super-ammortamento al 130% rappresentava un meccanismo favorevole per il settore fotovoltaico, in cui lo Stato si impegnava a restituire alle aziende il 130% della spesa sostenuta nell’installazione di impianti fotovoltaici nell’arco di 11 anni.
I requisiti per beneficiare dell’ammortamento aziendale per il fotovoltaico erano precisi: versare il 20% della spesa entro il 31 dicembre 2019, limitare la spesa a un massimo di 2,5 milioni di euro e avere reddito d’impresa o essere una persona fisica con attività sotto regime di vantaggio. Inoltre, l’acquisto poteva riguardare beni ceduti da terzi o realizzati in economia mediante contratto di appalto.
Tuttavia, con la Legge di Bilancio 2020, questa agevolazione è stata abrogata, sostituita dal credito d’imposta al 6%. Fino al 31 dicembre 2020, ogni impresa, indipendentemente dal settore, poteva ottenere un credito d’imposta per l’installazione di pannelli fotovoltaici destinati all’attività lavorativa, con una spesa massima di 2 milioni di euro.
Successivamente, con la Legge di Bilancio 2021, il credito d’imposta è stato temporaneamente elevato al 10%, ma, con la Legge di Bilancio 2022, è stato riportato al 6%. Attualmente, l’incentivo è in fase di rinnovo e ci si attende una proroga fino al 2024. La dinamica delle agevolazioni fiscali nel settore fotovoltaico riflette la costante evoluzione delle politiche governative volte a sostenere la transizione verso energie rinnovabili. Nel 2023, tuttavia, possiamo dare spazio a un ricco ventaglio di nuove opportunità che riguardano gli incentivi per il fotovoltaico per aziende.
Incentivi fotovoltaico 2023: opportunità per le comunità energetiche
Nel panorama degli incentivi del 2023, spiccano le novità dedicate alle comunità energetiche. Ma di cosa si tratta? Le aziende italiane hanno ora la possibilità di unirsi alle comunità energetiche rinnovabili (C.E.R.). Questo concetto si basa sull’autoconsumo collettivo di energia rinnovabile, in cui i partecipanti producono, consumano e distribuiscono energia attraverso impianti rinnovabili, come ad esempio un impianto fotovoltaico, anche ad aziende che non dispongono di tali impianti.
Essere parte di una Comunità Energetica offre due vantaggi economici significativi:
- Un incentivo cumulabile con quelli dedicati al fotovoltaico nel 2023 per le aziende, mirato a promuovere l’adozione di sistemi di accumulo, con una tariffa incentivante di 110 €/MWh.
- La restituzione di alcune voci in bolletta grazie alla non trasmissione dell’energia in rete, con un valore stimato tra 150-160 €/MWh.
Per aderire a una comunità energetica, un’azienda deve soddisfare alcuni requisiti:
- Appartenere alla stessa cabina primaria
- Gli impianti fotovoltaici della C.E.R. devono avere una potenza complessiva non superiore a 200 kW. Pertanto, è necessario verificare insieme agli altri membri che questa quota sia rispettata.
Quale aliquota si applica al piano di ammortamento dell’impianto fotovoltaico?
L’Agenzia delle Entrate ha emanato due circolari rilevanti per il calcolo delle aliquote nel 2022. La Circolare 36/E/2013 e la Circolare 46/E/2017 introducono due nuove aliquote: 4% e 9%. L‘aliquota del 4% è destinata agli impianti considerati beni immobili, ossia i “fabbricati destinati all’industria”. Per gli impianti fotovoltaici classificati come beni mobili, si applica invece un’aliquota del 9%.
I beni mobili, caratterizzati da specifiche condizioni, non richiedono l’iscrizione catastale. Tali condizioni includono una potenza nominale inferiore a 3 kW per ogni unità immobiliare o una potenza nominale complessiva non superiore al triplo del numero delle unità immobiliari in caso di installazioni al suolo, con un volume totale inferiore a 150 metri cubi.
Per comprendere meglio la differenza tra l’aliquota per beni mobili e immobili a fini fiscali, la Circolare n. 36/E/2013 specifica che quando l’impianto fotovoltaico è considerato bene mobile, si applica un’aliquota del 9% (circolare n. 46/E/2007). Nel caso in cui l’impianto sia qualificato come bene immobile, l’aliquota di ammortamento è del 4%, corrispondente a quella prevista per i “fabbricati destinati all’industria” nel gruppo XVII – Industrie dell’energia elettrica del gas e dell’acqua – Specie 1/b – Produzione e distribuzione di energia termoelettrica.
E senza l’ammortamento?
Anche senza beneficiare dell’ammortamento, Ecotec si pone come il partner ideale per introdurre il fotovoltaico nella tua azienda! È infatti possibile prescindere dal super ammortamento per l‘installazione di un impianto fotovoltaico aziendale. Hai a disposizione diverse agevolazioni tra cui scegliere, ma se hai dubbi, puoi contare su Ecotec!
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